MASE – PNRR – Avviso HTA Hard To Abate

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA – PNRR M2C2 INVESTIMENTO 3.2 – AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI NELL’AMBITO DELL’UTILIZZO DELL’IDROGENO IN SETTORI HARD-TO-ABATE

TIPOLOGIA: procedura negoziale con procedimento valutativo a sportello


OGGETTO

L’Avviso pubblico Hard To Abate (HTA) è parte di un quadro complesso, emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica tramite il Decreto Ministeriale 21 ottobre 2022 dedicato alla decarbonizzazione dei settori più difficili tramite l’uso dell’idrogeno.

La misura 3.2, approfondita nel Decreto attuativo del 15 marzo 2023, è dedicata ad un’importante serie di agevolazioni che prevedano

  1. Progetti CAPO II: progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (macchinari o linee produttive) eventualmente abbinato a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  2. Progetti CAPO III: progetti di investimento per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (sostituzione del metano e combustibili fossili), eventualmente abbinato a:
    1. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
    2. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile.
  3. Progetti CAPO IV: progetti di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio tramite uno o più elettrolizzatori, relativi sistemi ausiliari ed eventualmente sistemi di stoccaggio.

SOGGETTI AMMESSI

Imprese di ogni dimensione, anche sotto forma di raggruppamenti temporanei,  appartenenti alle categorie seguenti (Codici Ateco 2007):

  • 10 – Industrie alimentari
  • 11 – Industria delle bevande
  • 13 – Industria tessile
  • 17 – Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
  • 19.2 – Fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • 20 – Fabbricazione di prodotti chimici
  • 21 – Fabbricazione prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
  • 22 – Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
  • 23.1 – Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
  • 23.2 – Prodotti refrattari
  • 23.3 – Piastrelle di ceramica, mattoni e tegole
  • 23.4 – Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica
  • 23.5 – Produzione di cemento, calce e gesso
  • 24 – Metallurgia
  • 25.5 – Fucinatura, imbottitura, stampatura e profilatura di metalli
  • 26.1 – Microelettronica

Inoltre, per i progetti CAPO II, possono beneficiare delle agevolazioni le imprese produttrici di tecnologie impiegabili nelle attività riferite ai codici ATECO 2007 precedenti, e gli organismi di ricerca in qualità di co-proponenti.

SPESE AMMISSIBILI

CAPO II:

  1. personale dipendente e in rapporto di collaborazione limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  2. strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica
  3. servizi di consulenza, brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne;
  4. materiali, acquistati o prelevati dal magazzino, utilizzati per lo svolgimento del programma
  5. spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 % dei costi diretti ammissibili del progetto

CAPO III:

  1. macchinari, gli impianti e le attrezzature varie, nuovi di fabbrica

CAPO IV:

  1. opere murarie e assimilate, al massimo per il 10% del totale dei costi ammissibili;
  2. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  3. programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, nei limiti del 10% del totale dei costi ammissibili;
  4. progettazione degli impianti e delle opere da realizzare, direzione dei lavori, collaudi di legge e oneri di sicurezza. Se capitalizzate nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili.

DOTAZIONE

Le risorse disponibili per l’Avviso HTA sono di 1 miliardo € di cui:

  • 450 milioni per il finanziamento del CAPO II -IV
  • 550 milioni per il finanziamento del CAPO III

Almeno 400 milioni delle risorse precedenti sono riservati ai progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di più del 90% del metano e dei combustibili fossili con idrogeno a basse emissioni di carbonio nei processi produttivi.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse nelle forme seguenti:

  • Progetti CAPO II: contributo alla spesa nei limiti del GBER, art. 25, per massimo 50% ricerca industriale e 25% sviluppo sperimentale, con una maggiorazione fino all’80% (10% per medie imprese, 20% per piccole, 15% in caso di collaborazione con OdR o PMI) per un massimo concedibile di 35 milioni per impresa in caso di progetti a prevalente ricerca e 25 milioni per impresa in caso di progetti a prevalente sviluppo;
  • Progetti CAPO III: contributo in conto impianti fino a 200 milioni per impresa secondo le modalità seguenti per tipologia di progetto:
    • Per la riduzione delle emissioni dirette di gas a effetto serra* fino al 60% per interventi finalizzati all’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e 30% per interventi finalizzati all’elettrificazione dei processi produttivi.
    • Per il risparmio energetico** fino al 30% per interventi finalizzati all’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e 30% per interventi finalizzati all’elettrificazione dei processi produttivi.
  • Progetti CAPO IV: contributo in conto impianti fino a 30 milioni per impresa secondo le modalità seguenti:
    • 45% dei costi relativi agli elettrolizzatori e ai relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, inclusi i sistemi di stoccaggio, e agli impianti addizionali asserviti;
    • 30% dei costi relativi ai sistemi di stoccaggio dell’energia elettrica.
      È prevista una maggiorazione del 10% per medie imprese e 20% per piccole/microimprese

*DD 15/03/2023, art. 19, comma 2, lettera i, punto 1: “ridurre di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, le emissioni dirette di gas a effetto serra del macchinario o linea produttiva oggetto di investimento che attualmente usa combustibili fossili come fonte energetica o materia prima, mediante l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e, eventualmente e in via residuale, mediante l’elettrificazione dei processi produttivi”.
**DD 15/03/2023, art. 19, comma 2, lettera i, punto 2: “ridurre di almeno il 20%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, il consumo medio annuo di energia primaria totale non rinnovabile riferito al macchinario o alla linea produttiva oggetto di investimento”.

TERMINI

Apertura: 20 marzo 2023

Chiusura: 30 giugno 2023

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, il Ministero provvede alla chiusura dello sportello tramite la pubblicazione di un Avviso.

ISTRUTTORIA

Le domande di agevolazione sono esaminate e valutate sulla base dell’ordine di arrivo dal Soggetto Gestore Invitalia. A seguito delle verifiche formali, Invitalia procede con l’istruttoria tecnica con l’ausilio di esperti esterni.

Fonte: MASE

MIMIt – Accordi per l’innovazione – DM 31-12-2021 – secondo sportello

Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Accordi per l’innovazione – nuova procedura ex DM 31.12.2021 – secondo sportello

TIPOLOGIA: procedura negoziale

OGGETTO

Gli “Accordi per l’innovazione” devono essere diretti a sostenere attraverso la realizzazione di progetti di R&S del valore minimo di 5 milioni € ciascuno, interventi di rilevante impatto tecnologico in grado di incidere sulla capacità competitiva delle imprese anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale.

I progetti devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (KETs):

  1. Materiali avanzati e nanotecnologia
  2. Fotonica e micro/nano elettronica
  3. Sistemi avanzati di produzione
  4. Tecnologie delle scienze della vita
  5. Intelligenza artificiale
  6. Connessione e sicurezza digitale

I progetti devono essere inoltre focalizzati nell’ambito di una delle specifiche aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma “Orizzonte Europa” e di seguito riportate in forma breve:

  1. Tecnologie di fabbricazione
  2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  3. Tecnologie abilitanti emergenti
  4. Materiali avanzati
  5. Intelligenza artificiale e robotica
  6. Industrie circolari
  7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  8. Malattie rare e non trasmissibili
  9. Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà
  10. Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
  11. Impianti industriali nella transizione energetica
  12. Competitività industriale nel settore dei trasporti
  13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  14. Mobilità intelligente
  15. Stoccaggio dell’energia
  16. Sistemi alimentari
  17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  18. Sistemi circolari

SOGGETTI AMMESSI

I soggetti ammissibili sono i seguenti:

  1. le imprese che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o un’attività di trasporto per terra, acqua, aria (c.c. art. 2195 numeri 1) e 3)) e le imprese artigiane (legge 8 agosto 1985, n. 443);
  2. le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  3. le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b) (c.c. art. 2195 numero 5);
  4. i Centri di ricerca.

Un soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.

I soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con Organismi di ricerca, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Nel caso i progetti si svolgano nelle aree di intervento 16-17-18 possono partecipare in qualità di co-proponenti anche le imprese agricole.

I progetti devono essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale, inoltre, qualora presentati congiuntamente da più soggetti, si deve prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.

Nella valutazione che verrà effettuata sull’ammissibilità dei beneficiari, sarà verificato che il rapporto tra l’importo di costo ammissibile del progetto proposto a carico del singolo soggetto proponente e la media del fatturato dello stesso beneficiario, in base ai dati contabili relativi agli ultimi 2 esercizi, non sia superiore a 0,6.

Come dati contabili possono essere esposti quelli del bilancio consolidato, se presente, o di una impresa che detenga una quota di almeno il 20% del beneficiario.

DURATA

I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione.

Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima;

Il progetto dovrà avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi e dovrà comunque concludersi entro il 31/12/2026, con una proroga richiedibile massima di 6 mesi.

SPESE AMMISSIBILI

I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 Milioni €.

Sono ammissibili le tipologie di spese seguenti:

  1. il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali. Per il personale dipendente viene utilizzato il sistema dei costi orari standard (es. per imprese Dir 75, Quadri 43, imp/op 27).
  2. gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo;
  3. i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  4. le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto (reg. (UE) n. 2021/695, art. 35);
  5. i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

DOTAZIONE

Le risorse disponibili ammontano a 500 milioni € a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, con una quota pari al 34% riservata a progetti di R&S da realizzarsi nelle regioni del Mezzogiorno.

Le risorse finanziarie possono essere integrate da ulteriori risorse finanziarie comunitarie, nazionali, regionali e locali.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto, comprensive delle eventuali maggiorazioni previste dal GBER, nella forma del contributo diretto alla spesa e/o del finanziamento agevolato, a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione come indicato di seguito.

  1. Contributo diretto alla spesa: il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  2. Finanziamento agevolato: qualora richiesto, è concedibile nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

MAGGIORAZIONI

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto GBER, una maggiorazione del contributo diretto alla spesa fino a 10 punti % per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti % per le grandi imprese.

Per ottenere questa maggiorazione, uno o più Organismi di ricerca partecipanti al progetto devono sostenere complessivamente almeno il 10% dei costi ammissibili.

TERMINI

Apertura dello sportello: 31 gennaio 2023, ore 10:00

INDISPENSABILE PRESENTARE ALL’APERTURA DELLO SPORTELLO

Il Ministero comunica tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione.

ISTRUTTORIA

L’istruttoria delle domande viene effettuata nel rispetto dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di invio.

Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate lo stesso giorno, le domande sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito, basata su un mix tra “indicatori di bilancio” e “indicatori di impatto del progetto”.

L’attività istruttoria è articolata nelle seguenti fasi:

  • verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;
  • valutazione istruttoria della domanda, da completarsi entro 70 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazioni;

A conclusione delle attività istruttorie, in caso di esito positivo, il Ministero provvede a comunicare tale esito al soggetto proponente, invitando alla sottoscrizione dell’Accordo per l’innovazione e del decreto di concessione.

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

MiSE – Accordi per l’innovazione 2022 – Automotive

Accordi per l’innovazione 2022 – nuova procedura ex DM 31.12.2021 – Settore AUTOMOTIVE

TIPOLOGIA: procedura negoziale

OGGETTO

Gli “Accordi per l’innovazione – settore Automotive” devono essere diretti a sostenere attraverso la realizzazione di progetti di R&S del valore minimo di 5 milioni € ciascuno, interventi di rilevante impatto tecnologico in grado di favorire percorsi di innovazione.

I progetti devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzati all’insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti nella filiera del settore automotive e nello specifico:

  • nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni nel rispetto di quanto previsto dal regolamento (UE) 2019/631, art. 3, comma 1, lettera m);
  • tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;
  • nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;
  • nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida (ADAS), la connettività del veicolo (V2V e V2I), la gestione di dati, l’interazione uomo veicolo (HMI) e l’infotainment;
  • sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.

SOGGETTI AMMESSI

I soggetti ammissibili sono i seguenti:

  1. le imprese che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o un’attività di trasporto per terra, acqua, aria (c.c. art. 2195 numeri 1) e 3)) e le imprese artigiane (legge 8 agosto 1985, n. 443);
  2. le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  3. le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b) (c.c. art. 2195 numero 5);
  4. i Centri di ricerca.

I soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con Organismi di ricerca, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

I progetti devono essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale, inoltre, qualora presentati congiuntamente da più soggetti, si deve prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.

Nella valutazione che verrà effettuata sull’ammissibilità dei beneficiari, sarà verificato che il rapporto tra l’importo di costo ammissibile del progetto proposto a carico del singolo soggetto proponente e la media del fatturato dello stesso beneficiario, in base ai dati contabili relativi agli ultimi 2 esercizi, non sia superiore a 0,6.

Come dati contabili possono essere esposti quelli del bilancio consolidato, se presente, o di una impresa che detenga una quota di almeno il 20% del beneficiario.

DURATA

I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione.

Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima;

Il progetto dovrà avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi.

SPESE AMMISSIBILI

I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 Milioni €.

Sono ammissibili le tipologie di spese seguenti:

  1. il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali. Per il personale dipendente viene utilizzato il sistema dei costi orari standard (es. per imprese: Dirigenti 75, Quadri 43, impiegati/operai 27; per OdR: Ordinari 74, Associati 48, Ricercatori/T.A. 31).
  2. gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo;
  3. i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  4. le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto (reg. (UE) n. 2021/695, art. 35);
  5. i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

DOTAZIONE

Le risorse disponibili ammontano a 225 milioni €, con una quota pari al 34% riservata a progetti di R&S da realizzarsi nelle regioni del Mezzogiorno.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto, comprensive delle eventuali maggiorazioni previste dal GBER, nella forma del contributo diretto alla spesa e/o del finanziamento agevolato, a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione come indicato di seguito.

  1. Contributo diretto alla spesa: il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  2. Finanziamento agevolato: qualora richiesto, è concedibile nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

MAGGIORAZIONI

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto GBER, una maggiorazione del contributo diretto alla spesa fino a 10 punti % per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti % per le grandi imprese.

Per ottenere questa maggiorazione, uno o più Organismi di ricerca partecipanti al progetto devono sostenere complessivamente almeno il 10% dei costi ammissibili.

TERMINI

Nuove domande di agevolazione: apertura sportello 29 novembre 2022, ore 10:00

INDISPENSABILE PRESENTARE ALL’APERTURA DELLO SPORTELLO

Il Ministero comunica tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione.

ISTRUTTORIA

L’istruttoria delle domande viene effettuata nel rispetto dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di invio.

Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito, basata su un mix tra “indicatori di bilancio” e “indicatori di impatto”.

L’attività istruttoria è articolata nelle seguenti fasi:

  1. verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;
  1. valutazione istruttoria della domanda, da completarsi entro 70 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazioni;

A conclusione delle attività istruttorie, in caso di esito positivo, il Ministero provvede a comunicare tale esito al soggetto proponente, invitando alla sottoscrizione dell’Accordo per l’innovazione e del decreto di concessione.

6/12 mesi previsti per la procedura

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

MiSE – FRI – Progetti Green New Deal

NEWS
Pubblicato il Decreto Direttoriale 23 agosto 2022 con i termini di presentazione delle domande
FRI – Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano

TIPOLOGIA: procedura valutativa negoziale – procedura a sportello

OGGETTO

L’intervento intende sostenere programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo, che siano coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal e in particolare:

  1. decarbonizzazione dell’economia;
  2. economia circolare;
  3. riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  4. rigenerazione urbana;
  5. turismo sostenibile;
  6. adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

Mentre le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, le attività di industrializzazione devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità e includere investimenti in attivi materiali.

Nel caso in cui il progetto sia presentato al di fuori di un programma integrato di agevolazioni, l’industrializzazione può riguardare lo sviluppo industriale e l’applicazione dei risultati di pregresse attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, conseguiti internamente o esternamente all’impresa.

Gli interventi possono essere di due tipi:

  1. procedura a sportello CAPO II: progetti con spese e costi non inferiori a 3 milioni € e fino a 10 milioni €
  2. procedura negoziale CAPO III: progetti con spese e costi superiori a 10 milioni € e fino a 40 milioni €

SOGGETTI AMMESSI

Sono ammessi i seguenti soggetti, sia PMI che Grandi Imprese, sull’intero territorio nazionale, con almeno due bilanci approvati:

  1. le imprese di cui all’articolo 2195 c.c. numeri 1. e 3.;
  2. le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  3. le imprese che esercitano attività ausiliarie;
  4. i Centri di ricerca con personalità giuridica.

I progetti possono essere presentati anche in partenariato, alle seguenti condizioni:

  1. ciascuna impresa deve farsi carico o di un importo progettuale di almeno 3 milioni €;
  2. i partner, tra capofila e co-proponenti, devono essere al massimo tre nel caso di progetti presentati a valere sulla procedura a sportello;
  3. i partner, tra capofila e co-proponenti, devono essere al massimo cinque nel caso di progetti presentati a valere sulla procedura negoziale;

Per le forme di partenariato sono ammessi il contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione

Ciascun soggetto può presentare nell’ambito di ciascuna delle due procedure una sola domanda nell’arco temporale di 365 giorni

DURATA

Durata non superiore a 36 mesi per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, e 12 mesi per quelle di industrializzazione.

Potrà essere concessa una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi.

SPESE AMMISSIBILI

  1. procedura a sportello CAPO II: spese e costi non inferiori a 3 milioni € e fino a 10 milioni €
  2. procedura negoziale CAPO III: spese e costi superiori a 10 milioni € e fino a 40 milioni €

Per i progetti di ricerca e sviluppo potranno comprendere:

  1. personale;
  2. strumenti e attrezzature;
  3. servizi di consulenza;
  4. spese generali;
  5. materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Per le attività di industrializzazione saranno ammissibili le spese di:

  1. macchinari, impianti e attrezzature;
  2. brevetti, know-how, diritti di licenza;
  3. servizi di consulenza.

DOTAZIONE

La dotazione finanziaria per questa misura è pari a 750 milioni € da ripartirsi in misura uguale tra le due procedure (a sportello e negoziale) di cui:

  1. 600 milioni € per la concessione di agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato;
  2. 150 milioni € per la concessione di agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto.

Una quota pari al 60% delle risorse nell’ambito della procedura a sportello è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese, con una sottoriserva pari al 25% destinata alle micro e piccole imprese.

CONTRIBUTO

Il contributo a fondo perduto viene concesso per una percentuale massima pari al

  • 15% come contributo alla spesa nel caso di sostegno ad attività di ricerca e sviluppo e per le prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione,
  • 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione

Il finanziamento agevolato copre una percentuale nominale delle spese ammissibili non inferiore al 50% e non superiore al 70%;

Tra le condizioni necessarie per l’accesso al finanziamento agevolato del FRI, Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, vi è l’associazione con un finanziamento bancario.

TERMINI

La presentazione delle domande sarà attiva dal 17 novembre 2022. La procedura di compilazione sulla piattaforma dedicata sarà attiva a partire dal 4 novembre 2022.

ISTRUTTORIA

Per il CAPO II, procedura a sportello le domande saranno esaminate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione e nel limite delle risorse disponibili.

Per il CAPO III, procedura negoziale, le domande di agevolazione saranno esaminate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione e nel limite delle risorse disponibili. Dopo la fase istruttoria da parte del Soggetto gestore, in caso di esito positivo, verrà avviata la fase negoziale con il Ministero da concludersi con l’adozione del decreto di concessione.

ALLEGATI

Decreto interministeriale 1 dicembre 2021

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

Smart&Start – Incentivi per le start-up innovative

Smart&Start – Nuovo regime di aiuto per promuovere la nascita di imprese innovative

TIPOLOGIA: sportello

OGGETTO

Il regime di aiuto è finalizzato a promuovere la nascita di nuove imprese nella forma delle start-up innovative, con l’obiettivo di creare le condizioni per la nascita di nuova imprenditorialità, di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, di sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Per essere ammessi alle agevolazioni si deve presentare un piano d’impresa che sia:

  1. caratterizzato da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
  2. mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, e/o
  3. finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

SOGGETTI AMMESSI

Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative costituite da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione e che siano:

  1. di piccola dimensione (secondo il Regolamento di esenzione UE 651/2014);
  2. iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
  3. con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.

Possono fare domanda di agevolazione anche:

  1. le persone fisiche che intendano costituire una start-up innovativa, compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up
  2. le imprese straniere, fermo restando che l’iscrizione alla sezione speciale del Registro e la disponibilità di almeno una sede operativa sul territorio italiano, siano dimostrate alla data di richiesta della prima erogazione.

 SOGGETTI NON AMMESSI

Non sono ammesse le imprese operanti nei settori:

  • produzione primaria dei prodotti agricoli (allegato I del TFUE);
  • carboniero relativamente agli aiuti per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive

Le agevolazioni non possono essere inoltre concesse per il sostegno ad attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia per programmi d’impresa direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

DURATA

La durata del progetto è relativa ai costi presentati che sono ammissibili a decorrere dalla data di presentazione della domanda. La data del primo titolo di spesa ammissibile costituisce la data di avvio del progetto, che dovrà essere realizzato entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.

SPESE AMMISSIBILI

I piani d’impresa devono prevedere spese ammissibili, comprese quelle riconducibili alle esigenze di capitale circolante, di importo non inferiore a 100.000 € e non superiore a euro 1,5 Milione €.

I piani d’impresa devono prevedere il sostenimento di spese relative a:

  1. immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici;
  2. immobilizzazioni immateriali quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate;
  3. servizi direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa, quali spese per la progettazione, lo sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche nonché relativi interventi correttivi e adeguativi, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, collaborazioni instaurate con Organismi di ricerca;
  4. personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012.

Nei limiti del 20% delle spese è ammissibile un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesso al sostenimento delle seguenti tipologie di spesa:

  1. materie prime, compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
  2. servizi, diversi da quelli già compresi nel piano d’impresa di cui sopra, compresi quelli di hosting e di housing.
  3. godimento di beni di terzi, quali spese di affitto relative alla sede aziendale dove si realizza il piano d’impresa, canoni di leasing e i costi di affitto relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività.

DOTAZIONE

Il “Decreto Rilancio”, pubblicato in Gazzetta il 20/05/2020, ha rifinanziato Smart&Start Italia con 100 milioni € per tutto il 2020. Per gli interventi a favore delle imprese femminili sono previste le risorse del PNRR stanziate dal Decreto interministeriale 24 novembre 2021, per 100 milioni €.

E’ inoltre previsto con decreto ministeriale un nuovo rifinanziamento della misura per il 2022.

CONTRIBUTO

Alle imprese beneficiare del contributo sono concessi:

  1. un finanziamento agevolato, A TASSO ZERO, per un importo pari al 80% delle spese ammissibili;
  2. servizi di tutoraggio tecnico-gestionale limitatamente alle imprese costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda.

Il finanziamento agevolato ha durata massima di 10 anni e non è assistito da forme di garanzia.

I servizi di tutoraggio hanno un valore massimo di:

  1. 15.000 € per le imprese localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  2. 7.500 € per le imprese localizzate nel restante territorio nazionale.

MAGGIORAZIONI

Per le imprese localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa in misura parziale, per un ammontare del 70% dell’importo concesso, quindi riassumendo:

  • finanziamento agevolato: 70% dell’importo concesso
  • finanziamento a fondo perduto: 30% dell’importo concesso

Nel caso di società beneficiarie la cui compagine, alla data di presentazione della domanda, sia interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o preveda la presenza di almeno un esperto, in possesso del titolo di dottore di ricerca (o titolo equivalente) da non più di 6 anni e sia impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, il contributo è pari al 90% delle spese ammissibili.

TERMINI

apertura: 20 gennaio 2020

PROCEDURA E VALUTAZIONE

Le richieste devono essere trasmesse digitalmente tramite la piattaforma informatica disponibile sul sito www.invitalia.it.
Le domande di agevolazione, corredate dal piano d’impresa, sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione o di completamento; la delibera di ammissione o di non ammissione alle agevolazioni è adottata entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda o di completamento della stessa.

Fonte: Invitalia


Innovazione & Finanza srl

contatti

Via Rosario Livatino, 9
42124 Reggio nell'Emilia
+39 0522 272976

per iscriversi alla nostra newsletter

siamo anche su

© Innovazione & Finanza s.r.l.
P. IVA 02284030356
Siamo online dal 2009.

made by VM
error: