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MIMiT – Scoperta imprenditoriale

Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Scoperta imprenditoriale

TIPOLOGIA: valutativa a sportello

OGGETTO

La misura mira a sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e, al contempo, ad accelerare la ricerca collaborativa e il processo di scoperta dinamica e imprenditoriale di nuovi domini di specializzazione.

I progetti proposti, da realizzarsi nei territori delle Regioni meno sviluppate, dovranno essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici non limitandosi alla sola fase di ricerca e prevedendo attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto.

SOGGETTI AMMESSI

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con unità locali ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia e con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda. Le imprese ammesse possono esercitare attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (art. 2195 del Codice civile, numeri 1, 3 e 5).

Sono inoltre ammessi i Centri di ricerca che operino in qualità di co-proponenti di un progetto congiunto.

I progetti di ricerca e sviluppo dovranno essere realizzati in forma collaborativa secondo le seguenti modalità:

  1. Progetto realizzato congiuntamente da più proponenti, che preveda:
    1. un massimo di tre soggetti proponenti (compresa l’impresa capofila);
    2. almeno una PMI;
    3. che ciascuno dei proponenti sostenga almeno il 10% dei costi ammissibili;
    4. il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione (ad esempio il consorzio e l’accordo di partenariato).
  2. Progetto realizzato da una PMI ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione quale singola proponente, con la partecipazione di uno o più soggetti esterni e indipendenti, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca, il cui valore sia almeno pari al 10% dei costi complessivi ammissibili del progetto.

DURATA

Il progetto dovrà essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque non oltre 3 mesi dalla data di emanazione del decreto di concessione. Dovrà avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi.

È prevista la possibilità di richiedere una proroga non superiore a 12 mesi, previa richiesta motivata da parte del soggetto beneficiario.

Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima.

PROGRAMMI AMMISSIBILI

I progetti dovranno:

  • prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali KETs (Materiali avanzati e nanotecnologia; Fotonica e micro/nano elettronica; Sistemi avanzati di produzione; Tecnologie delle scienze della vita; Intelligenza artificiale; Connessione e sicurezza digitale), nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente e di seguito elencate:
    1. Tecnologie di fabbricazione
    2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
    3. Tecnologie abilitanti emergenti
    4. Materiali avanzati
    5. Intelligenza artificiale e robotica
    6. Industrie circolari
    7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio
    8. Malattie rare e non trasmissibili
    9. Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà
    10. Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
    11. Impianti industriali nella transizione energetica
    12. Competitività industriale nel settore dei trasporti
    13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
    14. Mobilità intelligente
    15. Stoccaggio dell’energia
    16. Sistemi alimentari
    17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
    18. Sistemi circolari

I progetti potranno inoltre riferirsi ad altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

  • essere realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)
  • prevedere spese e costi ammissibili compersi tra 1.000.000 e 5.000.000 di euro (per le imprese la spesa non deve essere superiore al 60% della media del fatturato relativo agli ultimi due esercizi contabili del singolo soggetto proponente)
  • rispettare il principio DNSH.

SPESE AMMISSIBILI

  1. personale impegnato nel progetto limitatamente a: tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario (è escluso il personale amministrativo, contabile e commerciale)
  2. strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo
  3. servizi di consulenza, ricerca contrattuale, acquisizione o ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how
  4. spese generali relative al progetto (max 20% del totale dei costi ammissibili di cui alle lettere a), b), e c) )
  5. materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto (max 20% del totale dei costi ammissibili di cui alle lettere a), b), e c) ).

Non sono ammessi i titoli di spesa il cui importo, al netto di IVA, sia inferiore a 500,00 euro.

DOTAZIONE

Le risorse disponibili ammontano a 300.000.000,00 di euro (resi disponibili a valere sull’Azione 1.1.4. del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027).

Una quota pari al 60% è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Per accedere alla predetta riserva tutti i soggetti che propongono il progetto devono appartenere alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Nell’ambito della predetta riserva, una sotto riserva pari al 25% è destinata alle micro e piccole imprese.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse, nel limite dei costi ammissibili, nelle seguenti forme in concorso tra loro:

  1. finanziamento agevolato, per una percentuale pari al 50%
  2. contributo diretto alla spesa:
    • 35% per le imprese di piccola dimensione;
    • 30% per le imprese di media dimensione;
    • 25% per le imprese di grande dimensione

Per gli Organismi di ricerca le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo diretto alla spesa, così dettagliato: 60% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale e 40% per le attività di sviluppo sperimentale.

TERMINI

La domanda di agevolazione dovrà essere presentata esclusivamente utilizzando il portale di MCC a partire dal 7 febbraio 2024, il portale rimarrà aperto dalle ore 10.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì, fino a esaurimento fondi. Inoltre, a partire dal 24 gennaio 2024 sarà possibile svolgere in via anticipata le attività inerenti alla predisposizione della domanda di agevolazione e alla documentazione da allegare.

Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni, ad eccezione degli Organismi di ricerca che possono partecipare a più progetti congiunti.

INDISPENSABILE PRESENTARE ALL’APERTURA DELLO SPORTELLO

ISTRUTTORIA

L’istruttoria delle domande viene effettuata nel rispetto dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di invio.

Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate lo stesso giorno, si procederà a stabilire la posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria formata dal Ministero in un ordine decrescente sulla base del punteggio relativo all’elemento di valutazione “solidità economico-finanziaria”.

A seguito della presentazione della domanda di agevolazione, il Soggetto gestore genera il CUP e lo comunica a tutti i soggetti beneficiari. Non sono ammissibili le spese la cui fattura risulti priva del CUP.

L’attività istruttoria è articolata nelle seguenti fasi:

  1. verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità (da completare entro 20 giorni dalla presentazione della domanda di agevolazioni, fatte salvo richieste di integrazioni)
  2. valutazione istruttoria della domanda (da completare entro 90 giorni dalla presentazione della domanda di agevolazioni, fatte salvo richieste di integrazioni).

 

Fonte: MIMiT

MIMiT – Investimenti sostenibili 4.0

Ministero delle Imprese e del Made in Italy – BANDO INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0

TIPOLOGIA: valutativa a sportello

OGGETTO

La misura si pone l’obiettivo di rafforzare la crescita e la competitività delle PMI nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) e di dare attuazione agli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito dell’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2 del PN RIC 2021 – 2027.

Sono ammissibili i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0  al fine di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente. Nel dettaglio le tecnologie abilitanti individuate nel piano Transizione 4.0 (e dettagliate nell’allegato 1 dell’avviso) sono: Advanced manufacturing solutions, Additive manufacturing, Realtà aumentata, Simulation, Integrazione orizzontale e verticale, Internet of things e Industrial internet, Cloud, Cybersecurity, Big data e Analytics, Intelligenza artificiale, Blockchain.

SOGGETTI AMMESSI

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che:

  1. dispongono di almeno 2 bilanci approvati e depositati, o nel caso di imprese individuali e società di persone che abbiano presentato almeno due dichiarazioni dei redditi
  2. sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione dagli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente
  3. non hanno effettuato nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento, e che si impegnano a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

DURATA

Il progetto potrà essere avviato solo successivamente alla presentazione della domanda e dovrà essere concluso entro 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fatta salva la possibilità di richiedere una proroga non superiore a 6 mesi.

Per data di avvio si intende l’inizio dei lavori di costruzione oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento. L’acquisto di terreno e i lavori preparatori, quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità, non sono presi in considerazione ai fini dell’individuazione della data di avvio dei lavori.

PROGRAMMI AMMISSIBILI

I programmi di investimenti devono:

  1. prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 (riportate nell’allegato n. 1) e l’ammontare di tali spese deve essere preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  2. essere diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente (già nella disponibilità dell’impresa alla data di presentazione della domanda) ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva (sono esclusi gli interventi di efficientamento energetico che devono riguardare un’unità produttiva esistente);
  3. essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata in: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia o Sardegna;
  4. prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato o dell’ultima dichiarazione dei redditi.

In ogni caso, i programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle attività manifatturiere o di servizi alle imprese.

Non sono ammessi i programmi che non garantiscono il rispetto del principio DNSH e i programmi che prevedono misure di efficientamento energetico predisposte per l’adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativ, eccetto i casi di programmi che generano risparmi energetici addizionali (incremento di almeno il 20% dei valori previsti dai predetti vincoli e prescrizioni).

Saranno valutati mediante punteggio maggiore i programmi volti a:

  • contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici “mitigazione dei cambiamenti climatici” e “adattamento ai cambiamenti climatici” individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, secondo i criteri di vaglio tecnico definiti dal regolamento delegato (UE) 2021/2139 della Commissione europea del 4 giugno 2021
  • prevedere l’applicazione di soluzioni idonee a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare (comprese tra quelle di cui all’allegato n. 2)
  • promuovere l’efficienza energetica delle imprese con il conseguimento (attraverso le misure di cui all’allegato n. 3) di un risparmio energetico all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento non inferiore al 5% ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.

SPESE AMMISSIBILI

  1. macchinari, impianti e attrezzature
  2. opere murarie (nei limiti del 40 % del totale dei costi ammissibili)
  3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
  4. acquisizione di certificazioni ambientali.

Sono inoltre ammissibili le spese per le seguenti tipologie di consulenza:

  1. servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti dell’allegato n. 1 (max 5% dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui lettere a e c)
  2. esclusivamente per i soli programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità: spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica dell’unità produttiva oggetto misure di efficientamento energetico (max 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento).

DOTAZIONE

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 – 2027.

Una quota pari al 25% delle risorse è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%, così composto:

  1. nel caso di imprese di micro e piccola dimensione: per il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25% in forma di finanziamento agevolato;
  2. nel caso di imprese di media dimensione: per il 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35% in forma di finanziamento agevolato.

TERMINI

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

  1. compilazione della domanda a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023;
  2. invio della domanda di accesso alle agevolazioni a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso momento indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

PROCEDURA E VALUTAZIONE

Le richieste devono essere trasmesse per via telematica piattaforma informatica disponibile sul sito www.invitalia.it. Le domande saranno scrutate secondo una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Fonte: MIMiT

MIMiT – Fondo Transizione Industriale

Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Fondo per il sostegno alla transizione industriale 

TIPOLOGIA: valutativa a sportello

OGGETTO

Il Fondo è finalizzato a favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.

SOGGETTI AMMESSI

Possono beneficiare degli interventi del Fondo le imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale che, alla data di presentazione della domanda di accesso, si trovano nelle seguenti condizioni:

  1. essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese.
  2. operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007
  3. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  4. non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come previsto dall’articolo 1, paragrafo 4, lettera c), del Regolamento GBER;
  5. non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  6. aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  7. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.

DURATA

Conclusione dei progetti entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.

PROGRAMMI AMMISSIBILI

I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili tra 3 e 20 milioni di euro.
I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente.
I programmi di investimento non devono determinare un aumento della capacità produttiva (massimo 2%) e possono essere accompagnati, qualora strettamente connessi e funzionali ai medesimi, da progetti per la formazione del personale.

Progetti TITOLO II: maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa.

 II.a: miglioramento dell’efficienza energetica che comportino un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa, anche attraverso:

    • l’introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici;
    • l’installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza ovvero di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici correlati al ciclo produttivo e/o di erogazione dei servizi;
    • l’utilizzo di energia termica o elettrica recuperata dai cicli produttivi;
    • l’installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo;

II.b: cambiamento fondamentale del processo di produzione attivo nell’unità produttiva volto a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa.

NB: Grandi imprese à solo zone a “Carta degli aiuti a finalità regionale”

 Quadro Temporaneo: investimenti finalizzati alla riduzione sostanziale del consumo di energia nelle attività e nei processi industriali:

    • riduzione di consumo di energia pari ad almeno il 20% in relazione alle attività sovvenzionate misurata con riferimento ai consumi energetici verificatisi nei cinque anni precedenti la domanda di agevolazione (media annua del consumo);
    • per quanto riguarda gli investimenti relativi alle attività che rientrano nel sistema di scambio di quote di emissione (ETS), devono consentire di realizzare una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell’impianto del beneficiario che permette di scendere al di sotto dei pertinenti parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione;

nell’ambito degli investimenti sopra descritti sono ammessi

    • impianti di cogenerazione, di produzione di energia da fonti rinnovabili e per lo stoccaggio di energia (in misura non superiore al 40% dell’investimento complessivo).

e/o

Progetti TITOLO III: uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate, volti a perseguire uno o più dei seguenti obiettivi:

    • riduzione della quantità di acqua impiegata nel processo produttivo;
    • riduzione della quantità di materie prime e semilavorati impiegati nel processo produttivo, ad eccezione dell’energia;
    • riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

III.a: un uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo:

    • migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse
    • migliorare la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti
    • migliorare la raccolta, la selezione, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o sostanze generati

III.b: un cambiamento fondamentale del processo di produzione attivo nell’unità produttiva oggetto di intervento, volto a perseguire un uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo

NB: Grandi imprese à solo zone a “Carta degli aiuti a finalità regionale”

 

SPESE AMMISSIBILI

Spese riferite all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, limitatamente a quelli strettamente necessari per soddisfare gli obiettivi ambientali, nei limiti del 10% (dieci per cento) dell’investimento complessivamente ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, limitatamente a quelle strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali, nel limite del 40% (quaranta per cento) dell’investimento complessivamente ammissibile.;
  • impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, necessari per perseguire gli obiettivi ambientali;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Spese riferite ai progetti per la formazione del personale:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, le spese di alloggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.

TITOLO II:

II.a:

    • costi supplementari necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica, determinati confrontando i costi del programma di investimento con quelli relativi ad uno scenario controfattuale che tenga conto degli investimenti che verrebbero effettuati in assenza di aiuto

oppure

    • costi totali necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica;

II.b:

    • costi totali dell’investimento

QUADRO TEMPORANEO:

    • Q1: costi totali delle attrezzature, dei macchinari o degli impianti necessari per realizzare i programmi volti a conseguire l’efficientamento energetico.

oppure

    • Q2: differenza tra i costi del programma e i risparmi sui costi o le entrate aggiuntive, rispetto alla situazione in assenza dell’aiuto, per tutta la durata dell’investimento

TITOLO III:

III.a:

    • costi supplementari necessari per raggiungere l’obiettivo previsto, determinati confrontando i costi del programma di investimento con quelli di uno scenario controfattuale che tenga conto degli investimenti che verrebbero effettuati in assenza di aiuto e consistente.

III.b:

    • costi totali dell’investimento

DOTAZIONE

Sono destinate, in sede di prima attuazione, risorse pari a 300 milioni di euro.

Un importo pari a 150 milioni di euro è riservato alle imprese energivore (elenco CSEA)

PREMIALITÀ

  • TITOLO II:

IIa:

    • 30% dei costi supplementari necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica

oppure

    • 15% dei costi totali necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica

Maggiorazioni:

    • Nel caso di costi supplementari: 20% piccole imprese, 10% medie imprese, 15% imprese in zona a, 5% imprese in zona
    • Nel caso di costi totali: 10% piccole imprese, 5% medie imprese, 7,5% imprese in zona a, 2,5% imprese in zona c

II.b:

    • per imprese di tutte le dimensioni nelle zone a, nei limiti delle intensità previste in funzione dell’ubicazione del programma e della dimensione dell’impresa beneficiaria dalla Carta degli aiuti a finalità regionale (da 30% a 40%) con possibili maggiorazioni per PMI
    • per PMI nelle zone c, nei limiti delle intensità previste in funzione dell’ubicazione del programma e della dimensione dell’impresa beneficiaria dalla Carta degli aiuti a finalità regionale (mediamente tra il 10 e il 15%); possibile richiedere applicazione di 17 GBER (10-20%)
    • per PMI nelle zone diverse da a e c, nei limiti delle intensità previste in funzione della dimensione dell’impresa beneficiaria dall’ 17 del Regolamento GBER (10-20%)

QUADRO TEMPORANEO:

    • Q1: 30% dei costi agevolabili
    • Q2: 40% dei costi agevolabili

Maggiorazioni:

20 % per le piccole imprese, 10 % per le medie imprese, 15 % per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%.

PRODUZIONE E STOCCAGGIO DI ENERGIA:

    • PS1: 45% delle spese ammissibili per gli investimenti diretti alla produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili o di idrogeno rinnovabile o alla cogenerazione ad alto rendimento da fonti energetiche rinnovabili
    • PS2: 30% delle spese ammissibili per gli investimenti diretti alla realizzazione di impianti di stoccaggio e per quelli destinati alla cogenerazione diversa da quella sopra descritta.
  • TITOLO III:

III.a:

    • 40% dei costi supplementari

 III.b:

    • per imprese di tutte le dimensioni nelle zone a, nei limiti delle intensità previste in funzione dell’ubicazione del programma e della dimensione dell’impresa beneficiaria dalla Carta degli aiuti a finalità regionale (da 30% a 40%) con possibili maggiorazioni per PMI
    • per PMI nelle zone c, nei limiti delle intensità previste in funzione dell’ubicazione del programma e della dimensione dell’impresa beneficiaria dalla Carta degli aiuti a finalità regionale (mediamente tra il 10 e il 15%); possibile richiedere applicazione di 17 GBER (10-20%)
      per PMI nelle zone diverse da a e c, nei limiti delle intensità previste in funzione della dimensione dell’impresa beneficiaria dall’art. 17 del Regolamento GBER (10-20%)

TERMINI

Apertura: 10 ottobre 2023

Chiusura: 12 dicembre 2023

GRADUATORIA

Il punteggio è determinato sulla base dei risultati (calcolati secondo specifiche formule richiamate dal DD) relativi a:

  1. risparmio energetico;
  2. produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile, per autoconsumo;
  3. risparmio della risorsa idrica;
  4. risparmio di materie prime e semilavorati;
  5. riduzione dei rifiuti conferiti in discarica

ISTRUTTORIA/ PROCEDURA E VALUTAZIONE

Per le domande di agevolazione per le quali l’attività istruttoria si conclude con esito positivo, il Soggetto gestore, entro il termine massimo di 90 (novanta) giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria di cui all’articolo 6, delibera la concessione delle agevolazioni, dandone comunicazione all’impresa.

Fonte: MIMiT

MASE – PNRR – Avviso HTA Hard To Abate

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA – PNRR M2C2 INVESTIMENTO 3.2 – AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI NELL’AMBITO DELL’UTILIZZO DELL’IDROGENO IN SETTORI HARD-TO-ABATE

TIPOLOGIA: procedura negoziale con procedimento valutativo a sportello


OGGETTO

L’Avviso pubblico Hard To Abate (HTA) è parte di un quadro complesso, emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica tramite il Decreto Ministeriale 21 ottobre 2022 dedicato alla decarbonizzazione dei settori più difficili tramite l’uso dell’idrogeno.

La misura 3.2, approfondita nel Decreto attuativo del 15 marzo 2023, è dedicata ad un’importante serie di agevolazioni che prevedano

  1. Progetti CAPO II: progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (macchinari o linee produttive) eventualmente abbinato a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  2. Progetti CAPO III: progetti di investimento per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (sostituzione del metano e combustibili fossili), eventualmente abbinato a:
    1. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
    2. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile.
  3. Progetti CAPO IV: progetti di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio tramite uno o più elettrolizzatori, relativi sistemi ausiliari ed eventualmente sistemi di stoccaggio.

SOGGETTI AMMESSI

Imprese di ogni dimensione, anche sotto forma di raggruppamenti temporanei,  appartenenti alle categorie seguenti (Codici Ateco 2007):

  • 10 – Industrie alimentari
  • 11 – Industria delle bevande
  • 13 – Industria tessile
  • 17 – Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
  • 19.2 – Fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • 20 – Fabbricazione di prodotti chimici
  • 21 – Fabbricazione prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
  • 22 – Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
  • 23.1 – Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
  • 23.2 – Prodotti refrattari
  • 23.3 – Piastrelle di ceramica, mattoni e tegole
  • 23.4 – Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica
  • 23.5 – Produzione di cemento, calce e gesso
  • 24 – Metallurgia
  • 25.5 – Fucinatura, imbottitura, stampatura e profilatura di metalli
  • 26.1 – Microelettronica

Inoltre, per i progetti CAPO II, possono beneficiare delle agevolazioni le imprese produttrici di tecnologie impiegabili nelle attività riferite ai codici ATECO 2007 precedenti, e gli organismi di ricerca in qualità di co-proponenti.

SPESE AMMISSIBILI

CAPO II:

  1. personale dipendente e in rapporto di collaborazione limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  2. strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica
  3. servizi di consulenza, brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne;
  4. materiali, acquistati o prelevati dal magazzino, utilizzati per lo svolgimento del programma
  5. spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 % dei costi diretti ammissibili del progetto

CAPO III:

  1. macchinari, gli impianti e le attrezzature varie, nuovi di fabbrica

CAPO IV:

  1. opere murarie e assimilate, al massimo per il 10% del totale dei costi ammissibili;
  2. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  3. programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, nei limiti del 10% del totale dei costi ammissibili;
  4. progettazione degli impianti e delle opere da realizzare, direzione dei lavori, collaudi di legge e oneri di sicurezza. Se capitalizzate nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili.

DOTAZIONE

Le risorse disponibili per l’Avviso HTA sono di 1 miliardo € di cui:

  • 450 milioni per il finanziamento del CAPO II -IV
  • 550 milioni per il finanziamento del CAPO III

Almeno 400 milioni delle risorse precedenti sono riservati ai progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di più del 90% del metano e dei combustibili fossili con idrogeno a basse emissioni di carbonio nei processi produttivi.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse nelle forme seguenti:

  • Progetti CAPO II: contributo alla spesa nei limiti del GBER, art. 25, per massimo 50% ricerca industriale e 25% sviluppo sperimentale, con una maggiorazione fino all’80% (10% per medie imprese, 20% per piccole, 15% in caso di collaborazione con OdR o PMI) per un massimo concedibile di 35 milioni per impresa in caso di progetti a prevalente ricerca e 25 milioni per impresa in caso di progetti a prevalente sviluppo;
  • Progetti CAPO III: contributo in conto impianti fino a 200 milioni per impresa secondo le modalità seguenti per tipologia di progetto:
    • Per la riduzione delle emissioni dirette di gas a effetto serra* fino al 60% per interventi finalizzati all’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e 30% per interventi finalizzati all’elettrificazione dei processi produttivi.
    • Per il risparmio energetico** fino al 30% per interventi finalizzati all’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e 30% per interventi finalizzati all’elettrificazione dei processi produttivi.
  • Progetti CAPO IV: contributo in conto impianti fino a 30 milioni per impresa secondo le modalità seguenti:
    • 45% dei costi relativi agli elettrolizzatori e ai relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, inclusi i sistemi di stoccaggio, e agli impianti addizionali asserviti;
    • 30% dei costi relativi ai sistemi di stoccaggio dell’energia elettrica.
      È prevista una maggiorazione del 10% per medie imprese e 20% per piccole/microimprese

*DD 15/03/2023, art. 19, comma 2, lettera i, punto 1: “ridurre di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, le emissioni dirette di gas a effetto serra del macchinario o linea produttiva oggetto di investimento che attualmente usa combustibili fossili come fonte energetica o materia prima, mediante l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e, eventualmente e in via residuale, mediante l’elettrificazione dei processi produttivi”.
**DD 15/03/2023, art. 19, comma 2, lettera i, punto 2: “ridurre di almeno il 20%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, il consumo medio annuo di energia primaria totale non rinnovabile riferito al macchinario o alla linea produttiva oggetto di investimento”.

TERMINI

Apertura: 20 marzo 2023

Chiusura: 30 giugno 2023

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, il Ministero provvede alla chiusura dello sportello tramite la pubblicazione di un Avviso.

ISTRUTTORIA

Le domande di agevolazione sono esaminate e valutate sulla base dell’ordine di arrivo dal Soggetto Gestore Invitalia. A seguito delle verifiche formali, Invitalia procede con l’istruttoria tecnica con l’ausilio di esperti esterni.

Fonte: MASE

MIMIt – Accordi per l’innovazione – DM 31-12-2021 – secondo sportello

Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Accordi per l’innovazione – nuova procedura ex DM 31.12.2021 – secondo sportello

TIPOLOGIA: procedura negoziale

OGGETTO

Gli “Accordi per l’innovazione” devono essere diretti a sostenere attraverso la realizzazione di progetti di R&S del valore minimo di 5 milioni € ciascuno, interventi di rilevante impatto tecnologico in grado di incidere sulla capacità competitiva delle imprese anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale.

I progetti devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (KETs):

  1. Materiali avanzati e nanotecnologia
  2. Fotonica e micro/nano elettronica
  3. Sistemi avanzati di produzione
  4. Tecnologie delle scienze della vita
  5. Intelligenza artificiale
  6. Connessione e sicurezza digitale

I progetti devono essere inoltre focalizzati nell’ambito di una delle specifiche aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma “Orizzonte Europa” e di seguito riportate in forma breve:

  1. Tecnologie di fabbricazione
  2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  3. Tecnologie abilitanti emergenti
  4. Materiali avanzati
  5. Intelligenza artificiale e robotica
  6. Industrie circolari
  7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  8. Malattie rare e non trasmissibili
  9. Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà
  10. Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
  11. Impianti industriali nella transizione energetica
  12. Competitività industriale nel settore dei trasporti
  13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  14. Mobilità intelligente
  15. Stoccaggio dell’energia
  16. Sistemi alimentari
  17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  18. Sistemi circolari

SOGGETTI AMMESSI

I soggetti ammissibili sono i seguenti:

  1. le imprese che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o un’attività di trasporto per terra, acqua, aria (c.c. art. 2195 numeri 1) e 3)) e le imprese artigiane (legge 8 agosto 1985, n. 443);
  2. le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  3. le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b) (c.c. art. 2195 numero 5);
  4. i Centri di ricerca.

Un soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.

I soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con Organismi di ricerca, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Nel caso i progetti si svolgano nelle aree di intervento 16-17-18 possono partecipare in qualità di co-proponenti anche le imprese agricole.

I progetti devono essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale, inoltre, qualora presentati congiuntamente da più soggetti, si deve prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.

Nella valutazione che verrà effettuata sull’ammissibilità dei beneficiari, sarà verificato che il rapporto tra l’importo di costo ammissibile del progetto proposto a carico del singolo soggetto proponente e la media del fatturato dello stesso beneficiario, in base ai dati contabili relativi agli ultimi 2 esercizi, non sia superiore a 0,6.

Come dati contabili possono essere esposti quelli del bilancio consolidato, se presente, o di una impresa che detenga una quota di almeno il 20% del beneficiario.

DURATA

I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione.

Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima;

Il progetto dovrà avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi e dovrà comunque concludersi entro il 31/12/2026, con una proroga richiedibile massima di 6 mesi.

SPESE AMMISSIBILI

I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 Milioni €.

Sono ammissibili le tipologie di spese seguenti:

  1. il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali. Per il personale dipendente viene utilizzato il sistema dei costi orari standard (es. per imprese Dir 75, Quadri 43, imp/op 27).
  2. gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo;
  3. i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  4. le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto (reg. (UE) n. 2021/695, art. 35);
  5. i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

DOTAZIONE

Le risorse disponibili ammontano a 500 milioni € a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, con una quota pari al 34% riservata a progetti di R&S da realizzarsi nelle regioni del Mezzogiorno.

Le risorse finanziarie possono essere integrate da ulteriori risorse finanziarie comunitarie, nazionali, regionali e locali.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto, comprensive delle eventuali maggiorazioni previste dal GBER, nella forma del contributo diretto alla spesa e/o del finanziamento agevolato, a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione come indicato di seguito.

  1. Contributo diretto alla spesa: il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  2. Finanziamento agevolato: qualora richiesto, è concedibile nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

MAGGIORAZIONI

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto GBER, una maggiorazione del contributo diretto alla spesa fino a 10 punti % per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti % per le grandi imprese.

Per ottenere questa maggiorazione, uno o più Organismi di ricerca partecipanti al progetto devono sostenere complessivamente almeno il 10% dei costi ammissibili.

TERMINI

Apertura dello sportello: 31 gennaio 2023, ore 10:00

INDISPENSABILE PRESENTARE ALL’APERTURA DELLO SPORTELLO

Il Ministero comunica tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione.

ISTRUTTORIA

L’istruttoria delle domande viene effettuata nel rispetto dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di invio.

Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate lo stesso giorno, le domande sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito, basata su un mix tra “indicatori di bilancio” e “indicatori di impatto del progetto”.

L’attività istruttoria è articolata nelle seguenti fasi:

  • verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;
  • valutazione istruttoria della domanda, da completarsi entro 70 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazioni;

A conclusione delle attività istruttorie, in caso di esito positivo, il Ministero provvede a comunicare tale esito al soggetto proponente, invitando alla sottoscrizione dell’Accordo per l’innovazione e del decreto di concessione.

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

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